In Sardegna si moltiplicano i casi di violenze domestiche e maltrattamenti in famiglia.
Tre casi di violenze in casa sono stati segnalati ad esempio in Gallura, a Olbia. Una donna di 55 anni ha trovato il coraggio di denunciare per minacce e percosse il marito di 60 anni. L'uomo deteneva, seppur legalmente, numerose armi. I carabinieri, a seguito della coraggiosa denuncia della donna, hanno sequestrato le armi al marito e gli hanno revocato la licenza di porto d'arma per uso caccia.
Altro caso invece vede protagonista un 45enne arrestato l'altra notte dopo l'ultima di una serie di minacce e violenze nei confronti della sua ex moglie. Avrebbe dovuto tenersi a debita distanza dalla donna. Così gli aveva ordinato un giudice del tribunale di Tempio Pausania, ma l'uomo quando l'ha incontrata, l'ha aggredita e minacciata e ha ferito un'amica con la quale lei si trovava a passeggiare.
Sempre a Olbia, un 35enne pregiudicato è stato denunciato per minaccia aggravata ai danni della fidanzata convivente. L'uomo, al termine di un'accesa discussione con la compagna, anch'essa di 35 anni, con un coltello dalla lama lunga 35 centimetri, l'ha minacciata ripetutamente.
Vicende che sconvolgono ma al tempo stesso aiutano a riflettere...sul coraggio delle donne stanche di subire...che decidono di ribellarsi e di denunciare i soprusi subiti.Le donne non sono più vittime indifendibili...stanno imparando a gridare il loro dolore e a chiedere aiuto.Forse dimostrando di non avere paura, si liberano dalle catene di amori malati e perversi, escono fuori da quelle prigioni domestiche nelle quali troppo spesso sono si sentono schiave sciacciate ed intrappolate.
Oggi denunciare non è più motivo di vergogna.
E questo è solo l' inizio di una battaglia che primo o poi avrà il suo lieto fine.
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