Donne ch'avete intelletto d'amore
Mi è balzato agli occhi per puro caso questa mattina il sonetto di Dante Alighieri "Donne che'avete intelletto d'amore". Chissà quante volte a scuola lo avrò letto e analizzato, imparandone a memoria alcuni versi.
Ma quel che oggi mi induce a riflettere è come la maturità ed il tempo che mi separa da quegli anni spensierati giochi come una lente di ingrandimento permettendomi di rileggere quei versi con animo nuovo,diverso. Quanta attualità in quelle parole!!!Possibile che un poeta vissuto nel 1200 abbia avuto la capacità di vedere nella donna quello che oggi molti uomini non vedono o si ostinano a non voler vedere?
La donna per Dante - esemplificata dalla figura di Beatrice - è un essere dai contorni eterei, una sorta di angelo disceso in terra con lo scopo di salvare l'uomo dalle brutturie del viver quotidiano.La donna ha i contorni di una divinità non nelle fattezze estetiche ma nella sua interiorità.La definisce "dolce" e "altamente gentile". Dunque la spiritualità che sovrasta i dettagli concreti.Incredibile! In tempi non sospetti la donna viene esaltata come una creatura celestiale.
In un'epoca in cui la donna era solo la serva di casa c'è chi la considera un essere puro e delicato.Mi piacerebbe intravedere un pò del sommo poeta in ognuno degli uomini che ogni giorno ci circondano,mi piacerebbe percepire un quarto di quel rispetto che sa di autentica poesia.Mi piacerebbe che Dante potesse rivivere per vedere quanto la creatura da lui tanto esaltata sia diventata oggetto di scerno da parte di uomini che non sanno apprezzarne l'autentica bellezza.
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