mercoledì 6 novembre 2013

Il nuovo volto della Palestina è donna

Hamas, l' organizzazione palestinese che ha come obbiettivo la costituzione di uno Stato islamico palestinese cambia immagine, si rinnova ed elegge una donna come portavoce per mantenere  i legami con la stampa estera. 

Si tratta della 23enne Israa al-Mudlal, giornalista e scrittrice che proviene da una famiglia ben nota a Gaza e che ha trascorso diversi anni in Gran Bretagna. Nelle prime dichiarazioni, 

Al-Mudlal ha detto che cercherà di misurarsi con ogni genere di stereotipo negativo e di fornire una visione alternativa della Palestina.


Si tratta di unna vera e propria inversione di marcia la scelta di Hamas. Una donna, fresca, giovane simbolo e volto della “Gaza in trasformazione.Una scelta necessaria per dare voce alle donne della Palestina e trasmettere una visione diversa di una terra nota solo per il sangue e per i divieti.

Non dimentichiamo che proprio in Palestina le donne e i bambini sono le categorie maggiormente prese di mira, quelle più a rischio. Negli ultimi anni in quelle zone c'è stato un incremento delle violenze domestiche. Le donne hanno meno diritti, più difficoltà a trovare un lavoro dignitoso e qualora lo riuscissero a trovare percepirebbero salari molto bassi. 

Anche lì però negli ultimi tempi è sorto un movimento femminista laico e di sinistra che si batte per i diritti delle donne.

Nel 2002 le attiviste delle ONGS femminili hanno creato un “Forum contro la violenza alle donne”, una rete di 13 organizzazioni che collaborano contro la violenza domestica. Molte di queste organizzazioni sono attive e sostengono a vari livelli le donne vittime di abusi e maltrattamenti. Anche sulla striscia di Gaza per fortuna si intravede un raggio di speranza...


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