venerdì 27 dicembre 2013

Un Natale di speranza

Volevo fare gli auguri a tutte le donne.


In particolare a quelle che lavorano con contratti a nero sottopagate e maltrattate.Auguri a quelle che non si lamentano mai di ciò che non possiedono.Auguri a tutte coloro che sanno gestire perfettamente il loro tempo essendo madri presenti,mogli attente e lavoratrici instancabili.Auguri alle donne in ospedale che lottano e accudiscono senza arrendersi mai.Auguri alle donne che sanno essere complici senza invidia nè cattiveria perchè la loro solidarietá è il germe della vera rivoluzione.Auguri alle disoccupate e alle precarie quelle che non sanno dove sbattere la testa e vivono queste giornate col terrore di uno sfratto o di un licenziamento.Auguri a quelle che continuano a sognare l'uomo ideale nonostante lo schifo che c'è in giro.Auguri a tutte le donne che nonostante le mortificazioni non si piegano ma camminano con dignità senza temere il domani.Auguri a voi donne determinate a non arrendervi,consapevoli che la speranza sta nella denuncia...A pensarci bene poi questi uomini non sono tutti uguali...babbo natale ad esempio ci fa ridere e sognare in ogni epoca della nostra vita poichè incarna l'uomo che dona senza limiti e senza pretendere nulla in cambio se non la promessa di essere più buoni...ma per noi donne esserlo non è poi così difficileBuon Natale a tutte voi da me!




giovedì 19 dicembre 2013

Sorridi donna


Sorridi donna

sorridi sempre alla vita

anche se lei non ti sorride


Sorridi agli amori finiti

sorridi ai tuoi dolori

sorridi comunque


Il tuo sorriso sará

luce per il tuo cammino

faro per naviganti sperduti


Il tuo sorriso sará

un bacio di mamma

un battito d’ali

un raggio di sole per tutti.

Anonimo


lunedì 16 dicembre 2013

Eleganza oltre il tempo: la sposa 2014 di Pinella Passaro

Ieri ho fatto un viaggio nel tempo...in poche ore ho percorso a ritroso le epoche più bella della storia della moda sposa, tra spezzoni di film di successo e personaggi femminili famosi  proiettati in un maxi schermo che campeggiava sul palco, tra getti d'acqua vera e giochi di luci che facevano da cornice ad una passerella incantata, quasi surreale.

Ieri pomeriggio al teatro Augusteo di Salerno, nel cuore della città delle luci, la maison Passaro  ha regalato momenti di pura emozione a tutti i presenti.
E in quella sala, la storia di una delle più famose sartorie del sud Italia, ha trovato la sua piena espressione.

Pinella Passaro ha portato in passerella il suo cuore, presentando la nuova collezione sartoriale degli abiti da sposa 2014 da lei disegnati, realizzati ed ovviamente firmati.
Selezionati con cura e professionalità quei 60 abiti che sembravano nuvole fluttuanti sul corpo di modelle statuarie, hanno fatto sognare centinaia di donne amanti della moda e alla ricerca del loro abito da favola.

La sposa di Pinella Passaro sintetizza perfettamente tendenze innovative senza mai perdere di vista il gusto classico di alcuni particolari che non passano mai di moda.
Nuovi tessuti arricchiti da ricami e pizzi ricercati, cristalli e fili d’argento.Non sono mancati i giochi di trasparenze che conferivano ai modelli esibiti un effetto delicato e sensuale.

Pinella Passaro interpreta perfettamente l’eleganza femminile, proponendo look d’altri tempi,  rivisitati in chiave contemporanea. La sua sposa è leggiadra e spontanea. I vestiti per il giorno del "sì"hanno tutti un taglio pulito e regolare. Nessun eccesso. Nessuno stravolgimento.
Il must infatti non è apparire, ma sentirsi uniche in un giorno indimenticabile.

Con semplicità e con particolare attenzione alla cura dei dettagli la Signora Pinella ed il suo staff hanno dato vita ad un evento suggestivo, per nulla banale o scontato.
Un vero fashion show che ha incuriosito, sorpreso ed infine sbalordito.

Corre  lungo il filo dell'originalità e della raffinatezza il gusto di Pinella Passaro.
Corre lungo il filo della tradizione e dell'innovazione la sua passione per la sartoria che si tramanda ormai da generazione in generazione.
Corre lungo il filo del tempo ma senza fermarsi mai la sua creatività: la signora Pinella continua con caparbietà e determinazione a regalare sogni a tutte quelle donne che desiderano rendere unico il giorno più bello della loro vita.

Perchè l'eleganza è donna e questo Pinella Passaro lo sa molto bene!








domenica 15 dicembre 2013

Tracce di donna

Io amo le donne, non sarei capace di farne a meno.
Ti danno entusiasmo e quando anche le lasci resta dentro di te una piccola parte di loro.
Ugo Tognazzi

martedì 10 dicembre 2013

Rappare contro la violenza sulle donne


Si chiama «Uomini Contro» la canzone che il rapper Ensi ha inciso per sostenere la campagna di comunicazione «noino.org» lanciata dalla Regione Lazio e Roma Capitale per combattere il maltrattamenti e lesioni ai danni delle donne.
La musica diventa così un mezzo per diffondere un messaggio importante arrivando dritto al cuore dei giovani e scuotendo le loro coscienze.


Il rapper torinese spiega che il suo è un ruolo da ambasciatore, volto a «sensibilizzare le nuove generazioni, che ascoltano la musica e che sono il nostro futuro». «Il mio è solo un piccolo contributo  ma oltre al piacere di farlo ne ho sentito anche il dovere civico. Dobbiamo riuscire a cambiare, come popolo e come uomini, in modo che i nostri errori non si ripetano più».

Sono soprattutto gli uomini a dover eliminare questa vergogna!

"E non parlare di passione quando sei violento
E non cercare una ragione nell’amore, è un controsenso
I lividi schiariscono col tempo
Ma non esiste fondotinta per i segni che le lasci dentro" 
Da Uomini Contro - Ensi 

Per il visualizzare ed ascoltare la canzone clicca il link di seguito riportato.
https://www.youtube.com/watch?v=FzZCBKMJcDQ

giovedì 5 dicembre 2013

Cose di donne

Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi.
Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte.
Sono leggere dentro.
Alessandro Baricco

 
 
 

lunedì 2 dicembre 2013

Maria Callas: un mito intramontabile

Il 2 Dicembre di quest'anno la "divina" Callas avrebbe compiuto 90 anni!
Donna di grande fascino, elegante e passionale viene ricordata per la sua professionalità e per i suoi amori turbolenti, in  particolar modo quello con l'armatore greco Onassis.

Nata a New York da genitori greci - il suo nome reale era Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulou - fece riscoprire il repertorio italiano ottocentesco di Donizzetti, Bellini e Verdi.
Le sue straordinarie doti di soprano e attrice, il successo artistico e mediatico, il mito costruito attorno a lei, le sono valsi l'appellativo di Divina.

La Callas è stata un soprano drammatico o meglio un soprano drammatico d'agilità.La sua arte fu comunque un fatto molto più complesso dell'impegno vocale, coinvolgendo l'aspetto scenico delle parti che interpretava, compiendo una sintesi del tutto inedita tra canto e recitazione.Tutte queste qualità- supportate dallo studio approfondito del canto lirico - la resero una donna magnetica ed unica nel suo genere.

La sua ultima esibizione in pubblico risale all’11 novembre del 1974 in Giappone. Si ritirò poi a vita privata a Parigi, dove morì il 16 settembre 1977 per arresto cardiaco legato alla complicazione di alcune malattie che aveva avuto sin da bambina. Da tempo soffriva di insonnia e aveva sviluppato una dipendenza da metaqualone, un potente sedativo.

Un altro esempio di donna che ha lasciato alla storia la sua voce inconfondibile.
La sua vita così simile a quella di tutte le donne tragiche che ha interpretato in scena, sembra un romanzo tragico dai toni tristi.
A mio avviso la Callas è morta per amore...amore per quel canto che dopo il dimagrimento repentino non riuscì più ad interpretare alla perfezione, ma soprattutto amore per quell'uomo che l'ha sedotta ed abbandonata per sposare la vedova Kennedy.

Oggi voglio ricordarla semplicemente riportando una delle sue citazioni più celebri:
Le donne non sono sufficientemente alla pari con gli uomini, così dobbiamo renderci indispensabili. Dopo tutto, abbiamo l'arma più grande nelle nostre mani: siamo donne.