domenica 24 luglio 2016

Natalia Ginzburg


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domenica 17 luglio 2016

Lettera a mia figlia

Figlia mia, ti osservo mentre dormi e comprendo,attraverso il ritmo dei tuoi respiri, il senso profondo di questa vita a cui tutti dovremmo essere eternamente grati.Eppure oggi un vuoto grande mi esplode dentro,sì proprio a me abituata a mangiare la vita a grandi bocconi, sempre speranzosa e positiva.Ti chiedo scusa figlia mia perché ti affido ad un mondo che non meriti!Ti chiedo scusa perché sopra la tua innocenza si erge lo spettro, sempre più presente, di una fetta d'umanità malvagia e crudele.
Confondo la realtà con l'immaginazione, mi chiedo osservando con pietas e commozione gli ultimi accadimenti, se si tratta di un telefilm a puntate che prima o poi finirà oppure se sto assistendo al l'involuzione di un mondo che disconosco e che non mi appartiene.Ieri,mentre attraversavo la strada semi vuota portandoti nel carrozzino, ho avuto un moto di paura:E SE ADESSO UN PAZZO CI INVESTISSE?E SE UN UOMO ARMATO COMINCIASSE A SPARARE A RAFFICA DAL FINESTRINO DELLA PROPRIA AUTO?Vedi amore mio, quello spettro di umanità folle e disarmante si sta lentamente impossessando delle nostre menti, facendoci vivere nel terrore.E allora mi chiedo da donna, da mamma, da essere umano come possiamo sconfiggere la paura di vivere? E soprattutto come posso proteggerti da tutto questo?Non basta stringerti forte a me.Tu devi vivere e lo farai,com è giusto che sia, inseguendo i tuoi sogni,percorrendo le strade che vorrai ma perdonami sei I tuoi entusiasmi si scontreranno spesso con le mie ansie e le mie apprensioni. La tua spensieratezza non é la stessa che ho vissuto io da bambina.Nel dizionario degli anni ottanta non c 'era la parola terrorismo.La scena peggiore che io abbia visto da adolescente era tratta da qualche film di Dario Argento.Era finzione Giorgia quella,questa è realtà.Tu vedrai ben altro perché ormai il terrore é diventato il fatto quotidiano.E dovrai imparare a convivere con la paura.
Come potrò spiegarti,se non riesco a farlo neanche con me stessa, il perché di tante vittime innocenti?Come riuscirò a farti capire che I soldati non sono solo quelli che stanno in trincea ma uomini e donne depressi e manipolati al punto tale da perdere il senso di attaccamento alla vita?Sono in mezzo a noi,sono quelli che guidano tir facendo zig zag tra la folla,sono quelli che camminano carichi di esplosivi pronti a sacrificare la loro vita.Sono giochi di potere figlia mia,fanatismi religiosi troppo grandi da comprendere.Intanto si contano vittime innocenti ed intanto io temo per te.
Perchè se da un lato sarebbe giusto sconfiggere il terrore con la forza e l'attaccamento alla vita,dall'altra un cuore di mamma versa lacrime per quello che è stato e per quello che sarà. Ti voglio bene.
La tua mamma.