domenica 22 settembre 2019

Donne che odiano le donne

Le donne, si sa, sono un universo complicato. Così diverse tra loro sanno essere amiche solidali e nemiche acerrime.Sanno guardarsi con affetto e sanno parlarsi con sdegno.Sanno tendersi la mano e sanno voltarsi le spalle. Insomma le donne sanno essere l'eccesso ed il contrario di tutto, specie tra di loro. Ultimamente le critiche al femminile passano dal red carpet, quindi dalla mondanità alla politica, tracciando un solco profondo nell'animo di che legge o ascolta. Perché non si fanno critiche costruttive, si lanciano sentenze, come boomerang pesanti, pronti a colpire la coscienza collettiva.
Un esempio è quello di Chiara Ferragni una delle imprenditrici più potenti d'Italia. Bella, giovane ed intuitiva, ha creato dal nulla un impero economico e una nuova professione, emulata da molti ma con scarsi risultati. Alle donne Chiara non piace: la definiscono una gallina bionda, con dei brutti piedi e dei gusti orribili in fatto di uomini. In compenso ha un figlio meraviglioso, ma lo sfrutta per accrescere la sua popolarità Social. Adesso è uscito anche il film che parla della sua carriera e che ha incassato un milione e mezzo di euro in soli tre giorni. Ma gli italiani che vanno al cinema per vedere il film della Ferragni, sono solo ignoranti.
Pertanto, bocciata.
Prendiamo un altro esempio:la neo-Ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova. Una grande lavoratrice, un aspetto rassicurante, una bravissima sindacalista che ha guidato tante battaglie per i diritti. Una donna che sa cosa è il sacrificio. È stata brutalmente offesa. Sì perché ha la terza media, è brutta, è grassa, si veste male, elementi questi fondamentali per oscurare la sua esperienza ed il suo operato.
Bocciata anche lei.
Infine troviamo Carola Rackete, la giovane plurilaureata, impegnata socialmente, con un curriculum che neanche Google riesce a contenere. Peró che vergogna!Tutte a parlare di lei perché non porta il reggiseno, criticata per i peli sotto ascelle e per il fatto di aver traghettatore altri stranieri nel nostro paese. Alla gogna anche la Caronta dei tempi moderni. Non può superare l'esame una radical chic, ricca e colta, che si erge a paladina della giustizia.
Bocciata.
Eppure queste donne così antitetiche hanno un minimo comune denominatore; la personalità, sostantivo femminile. La personalità è la capacità di essere, di lasciare il segno, di avere qualcosa da dire, di essere all'altezza in ogni circostanza. Personalità, e beato chi ce l'ha, è saper essere protagonisti della propria esistenza. E' qualcosa che tutte vorrebbero avere ma che non tutte possiedono. E le donne che ne sono prive, patiscono le donne protagoniste della propria vita, le odiano ed hanno bisogno di offenderle e mortificarle. Noi donne purtroppo siamo anche questo. Siamo nemiche, talvolta un po' represse. Sputiamo veleno per liberarci delle nostre frustrazioni. Ci sembra così di essere forti, anche se in realtà diventiamo vittime di noi stesse, ingabbiate nei nostri sterili pregiudizi.
Altro che sorellanza. È proprio questa la vera sconfitta!