mercoledì 27 novembre 2013

lunedì 25 novembre 2013

Stop al femminicidio: le " farfalle" volano ancora

Basta agli abusi ed alle sopraffazioni ...basta agli amori malati e alle morti violente...perchè oggi, più uniti che mai, la nostra voce è corale, viva, sentita.

Il 25 Novembre è una giornata storica che ricorda le attiviste politiche sudamericane Patria Mercedes, Maria Argentina Minerva e Antonia Maria Teresa Mirabal trucidate in un campo di canna da zucchero nel 1960.

Chiamate ''le farfalle''le sorelle Mirabal ebbero il coraggio di lottare per la libertà politica della Repubblica Dominicana, opponendosi ad una delle tirannie più spietate dell'America Latina, quella del dittatore Rafael Trujillo.

L'impegno delle giovani si concretizzò con la nascita di un movimento rivoluzionario che aveva come codice la parola ''Mariposas'' (''farfalle''). L'organizzazione trovò ben presto favori in tutte le zone del paese, che si organizzarono in nuclei ben strutturati; il movimento venne però scoperto nel gennaio del 1960 dalla polizia segreta di Trujillo e i suoi membri vennero perseguitati e incarcerati, tra cui le sorelle Mirabal e i loro mariti.
Alcuni mesi dopo Mercedes, Maria e Antonia vennero liberate ma i loro coniugi restarono in prigione.

Il 25 novembre Minerva e María Teresa andarono a visitare i loro mariti alla prigione.Intercettate sulla strada del ritorno dagli agenti del SIM, furono condotte in un canneto e subironoo crudeli torture prima di essere vittime di quello che si è considerato il crimine più orripilante della storia dominicana. Coperte di sangue, sfregiate dalle coltellate, furono strangolate, messe nel veicolo nel quale viaggiavano e gettate in un precipizio.

Il 17 dicembre 1999 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite scelse la data del 25 novembre come ''Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne'', in omaggio alle sorelle "farfalle".

Violentate, uccise ed assassinate queste tre donne eccezionali sono un esempio di vita per tutti noi:hanno lottato, trovando la morte per gridare contro una dittatura perversa e maschilista.
La loro dignità ed il loro coraggio arrivano fino ai giorni nostri.All'epoca l'ira di quel popolo culminò nell'assasinio del dittatore. Oggi la nostra protesta vuole culminare nella distruzione di una piaga sociale sempre più dilagante: la violenza di genere.

Perchè le donne sono esseri delicati da amare e proteggere, non da schernire e violentare.
Perchè le donne abbracciano l'infinito nella loro fragilità e non vanno derise e manipolate.
Perchè le donne non meritano di subire l'insensata violenza di chi non ha un proprio equilibrio interiore.
Perchè lo donne non sono una valvola di sfogo ma l'abbraccio che protegge, la vita che respira, il silenzio che fa rumore.

Rispettare la donna significa innanzi tutto - cari maschietti - rispettare se stessi....oggi più di ieri.










Amore=Rispetto

Un amore che reca dolore, è un amore malato.

25 NOVEMBRE 2013: UNITI PER DIRE BASTA

La violenza è la ragione di chi ha torto. 
Guido Clericetti, Clericettario, 1993


martedì 19 novembre 2013

Pensieri alla Monroe

C’è un momento che devi decidere:
o sei la principessa che aspetta di essere salvata
o sei la guerriera che si salva da sé…
Io credo di aver già scelto…
Mi sono salvata da sola.
[Marilyn Monroe]


Doris Lessing: premio Nobel del "femminismo"

Il pensiero femminista era un sentiero ancora inesplorato quando Doris Lessing ha iniziato a farlo conoscere attraverso le sue opere. Portavoce di sogni di libertà e di speranze, in un secolo di vita l'autrice, venuta a mancare qualche giorno fa all'età di 94 anni, è stata giudicata dalla critica una scrittrice dalla penna infuocata, ribelle ed anti-conformista.

Quando le fu assegnato il premio Nobel per la letteratura nel 2007 come "cantrice dell'esperienza femminista"
esordì dicendo: - Oh Christ I couldn't care less!!!

Inge Feltrinelli che l'ha fatta conoscere al pubblico italiano l'ha definita "un esempio modernissimo di libertà per tutte le donne".

Due mariti e tanti amanti, ironica e divertente, autonoma e totalmente slegata dall'ambiente borghese da cui proveniva Doris Lessing viene ricordata per il suo temperamento sfrontato e per il coraggio di farsi sentire in un'epoca in cui la donna non era certo considerata e valorizzata dalla sociatà.

Tra i suoi romanzi pubblicati in Italia ricordiamo il Il taccuino d'oro definito una bibbia del femminismo.

Mi ha particolarmente colpito uno spezzone di un'intervista che la Lessing ha rilasciato nel 1982 al New York Times:  «Quello che le femministe vogliono da me è qualcosa che loro non hanno preso in considerazione perché proviene dalla religione. Vogliono che sia loro testimone. Quello che veramente vorrebbero dirmi è “Sorella, starò al tuo fianco nella lotta per il giorno in cui quegli uomini bestiali non ci saranno più”».

Un altro nome da aggiungere alla lista delle donne speciali che hanno fatto o meglio scritto le pagine più avvincenti della nostra storia.





martedì 12 novembre 2013

Mina...una voce, un'emozione!

Uno speciale su Rai 2 andato in onda qualche sera fa mi ha indotto a scrivere di lei,di quella cantante dai lineamenti marcati e dalla voce incomparabile che con il suo canto ha affascinato,stregato e colpito dritto al cuore del mondo.


Anna Maria Mazzini in arte Mina nasce Busto Arsizio nel 1940. La passione per il canto le viene trasmessa dalla nonna e fin dai tempi della scuola si esibisce su richiesta dei compagni di classe durante l'ora di ricreazione.Muove i primi passi con gli Happy Boys band cremonese che funge da trampolino di lancio...partecipa più volte al Festival di Sanremo e si esibisce nei locali indossando la minigonna.

Mina infatti si distingue per le sue doti interpretative e per l'ecletticità, che l'hanno portata ad affrontare con successo generi musicali spesso lontani tra loro.La sua voce così calda, così unica ha affascinato i più grandi interpreti e cantautori del mondo che l'hanno corteggiata,ammirata,osannata. 
Vedendo quelle immagini in bianco e nero e sentendo i racconti dei miei genitori ho cercato di mettere assieme i pezzi di un piccolo grande puzzle per delineare i tratti essenziali di una donna che ha fatto tanto parlare di sè. 


Mina non è solo un fenomeno mediatico, una voce pazzesca, uno strumento vivente....Mina non è solo la donna dalla treccia lunga e dagli occhiali scuri che canta le cover dei cantanti della mia generazione...Mina non è solo l'interprete misteriosa che ha duettato con Adriano Celentano presentandosi al grande pubblico nelle vesti di un cartone animato. Mina è molto di più!E' celebrità senza tempo, è soprano inconsapevole, è tecnica che si fa espressione di sentimenti,è gestualità che diventa melodia.Mina parla al suo pubblico con una naturalezza disarmante e dona a quello stesso pubblico la sua passione, la sua energia la sua vocalità.


Mina è nostra.E' figlia e patrimonio di un'Italia che non l'ha mai dimenticata nonostante il drastico abbandono dalle scene nel 1978.Mina è rimasta tra i suoi fans con la sua voce:di quella proprio non possiamo farne a meno perché lei canta dagli anni '50 per tutta quella gente che l'ha amata e sostenuta e che in fondo ancora oggi spera in un suo ritorno, per quel pubblico che si accontenta di sentirla vicina rispolverando un vecchio 45 giri o leggendo i suoi preziosi consigli su Vanity Fair.


Mina ha inventato un modo tutto particolare di esserci e non esserci e anche in questo è stata unica. Il 25 marzo del 2010 ha compiuto 70 anni.Ma la sua voce non ha età e non conosce l'usura del tempo...perché in fondo la "tigre di Cremona" non ha mai smesso di ruggire.


La sua timbrica così particolare incisiva arriva oltre confine dove la cantante viene accolta come un vero e proprio talento naturale.











venerdì 8 novembre 2013

Pensieri ed...intuito

L'intuizione di una donna è molto più vicina alla verità della certezza di un uomo.

JR. Kipling 

                                                             Immagine tratta dal sito 
                                                              http://www.macrolibrarsi.it

mercoledì 6 novembre 2013

Il nuovo volto della Palestina è donna

Hamas, l' organizzazione palestinese che ha come obbiettivo la costituzione di uno Stato islamico palestinese cambia immagine, si rinnova ed elegge una donna come portavoce per mantenere  i legami con la stampa estera. 

Si tratta della 23enne Israa al-Mudlal, giornalista e scrittrice che proviene da una famiglia ben nota a Gaza e che ha trascorso diversi anni in Gran Bretagna. Nelle prime dichiarazioni, 

Al-Mudlal ha detto che cercherà di misurarsi con ogni genere di stereotipo negativo e di fornire una visione alternativa della Palestina.


Si tratta di unna vera e propria inversione di marcia la scelta di Hamas. Una donna, fresca, giovane simbolo e volto della “Gaza in trasformazione.Una scelta necessaria per dare voce alle donne della Palestina e trasmettere una visione diversa di una terra nota solo per il sangue e per i divieti.

Non dimentichiamo che proprio in Palestina le donne e i bambini sono le categorie maggiormente prese di mira, quelle più a rischio. Negli ultimi anni in quelle zone c'è stato un incremento delle violenze domestiche. Le donne hanno meno diritti, più difficoltà a trovare un lavoro dignitoso e qualora lo riuscissero a trovare percepirebbero salari molto bassi. 

Anche lì però negli ultimi tempi è sorto un movimento femminista laico e di sinistra che si batte per i diritti delle donne.

Nel 2002 le attiviste delle ONGS femminili hanno creato un “Forum contro la violenza alle donne”, una rete di 13 organizzazioni che collaborano contro la violenza domestica. Molte di queste organizzazioni sono attive e sostengono a vari livelli le donne vittime di abusi e maltrattamenti. Anche sulla striscia di Gaza per fortuna si intravede un raggio di speranza...


martedì 5 novembre 2013