venerdì 27 dicembre 2013

Un Natale di speranza

Volevo fare gli auguri a tutte le donne.


In particolare a quelle che lavorano con contratti a nero sottopagate e maltrattate.Auguri a quelle che non si lamentano mai di ciò che non possiedono.Auguri a tutte coloro che sanno gestire perfettamente il loro tempo essendo madri presenti,mogli attente e lavoratrici instancabili.Auguri alle donne in ospedale che lottano e accudiscono senza arrendersi mai.Auguri alle donne che sanno essere complici senza invidia nè cattiveria perchè la loro solidarietá è il germe della vera rivoluzione.Auguri alle disoccupate e alle precarie quelle che non sanno dove sbattere la testa e vivono queste giornate col terrore di uno sfratto o di un licenziamento.Auguri a quelle che continuano a sognare l'uomo ideale nonostante lo schifo che c'è in giro.Auguri a tutte le donne che nonostante le mortificazioni non si piegano ma camminano con dignità senza temere il domani.Auguri a voi donne determinate a non arrendervi,consapevoli che la speranza sta nella denuncia...A pensarci bene poi questi uomini non sono tutti uguali...babbo natale ad esempio ci fa ridere e sognare in ogni epoca della nostra vita poichè incarna l'uomo che dona senza limiti e senza pretendere nulla in cambio se non la promessa di essere più buoni...ma per noi donne esserlo non è poi così difficileBuon Natale a tutte voi da me!




giovedì 19 dicembre 2013

Sorridi donna


Sorridi donna

sorridi sempre alla vita

anche se lei non ti sorride


Sorridi agli amori finiti

sorridi ai tuoi dolori

sorridi comunque


Il tuo sorriso sará

luce per il tuo cammino

faro per naviganti sperduti


Il tuo sorriso sará

un bacio di mamma

un battito d’ali

un raggio di sole per tutti.

Anonimo


lunedì 16 dicembre 2013

Eleganza oltre il tempo: la sposa 2014 di Pinella Passaro

Ieri ho fatto un viaggio nel tempo...in poche ore ho percorso a ritroso le epoche più bella della storia della moda sposa, tra spezzoni di film di successo e personaggi femminili famosi  proiettati in un maxi schermo che campeggiava sul palco, tra getti d'acqua vera e giochi di luci che facevano da cornice ad una passerella incantata, quasi surreale.

Ieri pomeriggio al teatro Augusteo di Salerno, nel cuore della città delle luci, la maison Passaro  ha regalato momenti di pura emozione a tutti i presenti.
E in quella sala, la storia di una delle più famose sartorie del sud Italia, ha trovato la sua piena espressione.

Pinella Passaro ha portato in passerella il suo cuore, presentando la nuova collezione sartoriale degli abiti da sposa 2014 da lei disegnati, realizzati ed ovviamente firmati.
Selezionati con cura e professionalità quei 60 abiti che sembravano nuvole fluttuanti sul corpo di modelle statuarie, hanno fatto sognare centinaia di donne amanti della moda e alla ricerca del loro abito da favola.

La sposa di Pinella Passaro sintetizza perfettamente tendenze innovative senza mai perdere di vista il gusto classico di alcuni particolari che non passano mai di moda.
Nuovi tessuti arricchiti da ricami e pizzi ricercati, cristalli e fili d’argento.Non sono mancati i giochi di trasparenze che conferivano ai modelli esibiti un effetto delicato e sensuale.

Pinella Passaro interpreta perfettamente l’eleganza femminile, proponendo look d’altri tempi,  rivisitati in chiave contemporanea. La sua sposa è leggiadra e spontanea. I vestiti per il giorno del "sì"hanno tutti un taglio pulito e regolare. Nessun eccesso. Nessuno stravolgimento.
Il must infatti non è apparire, ma sentirsi uniche in un giorno indimenticabile.

Con semplicità e con particolare attenzione alla cura dei dettagli la Signora Pinella ed il suo staff hanno dato vita ad un evento suggestivo, per nulla banale o scontato.
Un vero fashion show che ha incuriosito, sorpreso ed infine sbalordito.

Corre  lungo il filo dell'originalità e della raffinatezza il gusto di Pinella Passaro.
Corre lungo il filo della tradizione e dell'innovazione la sua passione per la sartoria che si tramanda ormai da generazione in generazione.
Corre lungo il filo del tempo ma senza fermarsi mai la sua creatività: la signora Pinella continua con caparbietà e determinazione a regalare sogni a tutte quelle donne che desiderano rendere unico il giorno più bello della loro vita.

Perchè l'eleganza è donna e questo Pinella Passaro lo sa molto bene!








domenica 15 dicembre 2013

Tracce di donna

Io amo le donne, non sarei capace di farne a meno.
Ti danno entusiasmo e quando anche le lasci resta dentro di te una piccola parte di loro.
Ugo Tognazzi

martedì 10 dicembre 2013

Rappare contro la violenza sulle donne


Si chiama «Uomini Contro» la canzone che il rapper Ensi ha inciso per sostenere la campagna di comunicazione «noino.org» lanciata dalla Regione Lazio e Roma Capitale per combattere il maltrattamenti e lesioni ai danni delle donne.
La musica diventa così un mezzo per diffondere un messaggio importante arrivando dritto al cuore dei giovani e scuotendo le loro coscienze.


Il rapper torinese spiega che il suo è un ruolo da ambasciatore, volto a «sensibilizzare le nuove generazioni, che ascoltano la musica e che sono il nostro futuro». «Il mio è solo un piccolo contributo  ma oltre al piacere di farlo ne ho sentito anche il dovere civico. Dobbiamo riuscire a cambiare, come popolo e come uomini, in modo che i nostri errori non si ripetano più».

Sono soprattutto gli uomini a dover eliminare questa vergogna!

"E non parlare di passione quando sei violento
E non cercare una ragione nell’amore, è un controsenso
I lividi schiariscono col tempo
Ma non esiste fondotinta per i segni che le lasci dentro" 
Da Uomini Contro - Ensi 

Per il visualizzare ed ascoltare la canzone clicca il link di seguito riportato.
https://www.youtube.com/watch?v=FzZCBKMJcDQ

giovedì 5 dicembre 2013

Cose di donne

Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanerci secchi.
Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte.
Sono leggere dentro.
Alessandro Baricco

 
 
 

lunedì 2 dicembre 2013

Maria Callas: un mito intramontabile

Il 2 Dicembre di quest'anno la "divina" Callas avrebbe compiuto 90 anni!
Donna di grande fascino, elegante e passionale viene ricordata per la sua professionalità e per i suoi amori turbolenti, in  particolar modo quello con l'armatore greco Onassis.

Nata a New York da genitori greci - il suo nome reale era Anna Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulou - fece riscoprire il repertorio italiano ottocentesco di Donizzetti, Bellini e Verdi.
Le sue straordinarie doti di soprano e attrice, il successo artistico e mediatico, il mito costruito attorno a lei, le sono valsi l'appellativo di Divina.

La Callas è stata un soprano drammatico o meglio un soprano drammatico d'agilità.La sua arte fu comunque un fatto molto più complesso dell'impegno vocale, coinvolgendo l'aspetto scenico delle parti che interpretava, compiendo una sintesi del tutto inedita tra canto e recitazione.Tutte queste qualità- supportate dallo studio approfondito del canto lirico - la resero una donna magnetica ed unica nel suo genere.

La sua ultima esibizione in pubblico risale all’11 novembre del 1974 in Giappone. Si ritirò poi a vita privata a Parigi, dove morì il 16 settembre 1977 per arresto cardiaco legato alla complicazione di alcune malattie che aveva avuto sin da bambina. Da tempo soffriva di insonnia e aveva sviluppato una dipendenza da metaqualone, un potente sedativo.

Un altro esempio di donna che ha lasciato alla storia la sua voce inconfondibile.
La sua vita così simile a quella di tutte le donne tragiche che ha interpretato in scena, sembra un romanzo tragico dai toni tristi.
A mio avviso la Callas è morta per amore...amore per quel canto che dopo il dimagrimento repentino non riuscì più ad interpretare alla perfezione, ma soprattutto amore per quell'uomo che l'ha sedotta ed abbandonata per sposare la vedova Kennedy.

Oggi voglio ricordarla semplicemente riportando una delle sue citazioni più celebri:
Le donne non sono sufficientemente alla pari con gli uomini, così dobbiamo renderci indispensabili. Dopo tutto, abbiamo l'arma più grande nelle nostre mani: siamo donne.


mercoledì 27 novembre 2013

lunedì 25 novembre 2013

Stop al femminicidio: le " farfalle" volano ancora

Basta agli abusi ed alle sopraffazioni ...basta agli amori malati e alle morti violente...perchè oggi, più uniti che mai, la nostra voce è corale, viva, sentita.

Il 25 Novembre è una giornata storica che ricorda le attiviste politiche sudamericane Patria Mercedes, Maria Argentina Minerva e Antonia Maria Teresa Mirabal trucidate in un campo di canna da zucchero nel 1960.

Chiamate ''le farfalle''le sorelle Mirabal ebbero il coraggio di lottare per la libertà politica della Repubblica Dominicana, opponendosi ad una delle tirannie più spietate dell'America Latina, quella del dittatore Rafael Trujillo.

L'impegno delle giovani si concretizzò con la nascita di un movimento rivoluzionario che aveva come codice la parola ''Mariposas'' (''farfalle''). L'organizzazione trovò ben presto favori in tutte le zone del paese, che si organizzarono in nuclei ben strutturati; il movimento venne però scoperto nel gennaio del 1960 dalla polizia segreta di Trujillo e i suoi membri vennero perseguitati e incarcerati, tra cui le sorelle Mirabal e i loro mariti.
Alcuni mesi dopo Mercedes, Maria e Antonia vennero liberate ma i loro coniugi restarono in prigione.

Il 25 novembre Minerva e María Teresa andarono a visitare i loro mariti alla prigione.Intercettate sulla strada del ritorno dagli agenti del SIM, furono condotte in un canneto e subironoo crudeli torture prima di essere vittime di quello che si è considerato il crimine più orripilante della storia dominicana. Coperte di sangue, sfregiate dalle coltellate, furono strangolate, messe nel veicolo nel quale viaggiavano e gettate in un precipizio.

Il 17 dicembre 1999 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite scelse la data del 25 novembre come ''Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne'', in omaggio alle sorelle "farfalle".

Violentate, uccise ed assassinate queste tre donne eccezionali sono un esempio di vita per tutti noi:hanno lottato, trovando la morte per gridare contro una dittatura perversa e maschilista.
La loro dignità ed il loro coraggio arrivano fino ai giorni nostri.All'epoca l'ira di quel popolo culminò nell'assasinio del dittatore. Oggi la nostra protesta vuole culminare nella distruzione di una piaga sociale sempre più dilagante: la violenza di genere.

Perchè le donne sono esseri delicati da amare e proteggere, non da schernire e violentare.
Perchè le donne abbracciano l'infinito nella loro fragilità e non vanno derise e manipolate.
Perchè le donne non meritano di subire l'insensata violenza di chi non ha un proprio equilibrio interiore.
Perchè lo donne non sono una valvola di sfogo ma l'abbraccio che protegge, la vita che respira, il silenzio che fa rumore.

Rispettare la donna significa innanzi tutto - cari maschietti - rispettare se stessi....oggi più di ieri.










Amore=Rispetto

Un amore che reca dolore, è un amore malato.

25 NOVEMBRE 2013: UNITI PER DIRE BASTA

La violenza è la ragione di chi ha torto. 
Guido Clericetti, Clericettario, 1993


martedì 19 novembre 2013

Pensieri alla Monroe

C’è un momento che devi decidere:
o sei la principessa che aspetta di essere salvata
o sei la guerriera che si salva da sé…
Io credo di aver già scelto…
Mi sono salvata da sola.
[Marilyn Monroe]


Doris Lessing: premio Nobel del "femminismo"

Il pensiero femminista era un sentiero ancora inesplorato quando Doris Lessing ha iniziato a farlo conoscere attraverso le sue opere. Portavoce di sogni di libertà e di speranze, in un secolo di vita l'autrice, venuta a mancare qualche giorno fa all'età di 94 anni, è stata giudicata dalla critica una scrittrice dalla penna infuocata, ribelle ed anti-conformista.

Quando le fu assegnato il premio Nobel per la letteratura nel 2007 come "cantrice dell'esperienza femminista"
esordì dicendo: - Oh Christ I couldn't care less!!!

Inge Feltrinelli che l'ha fatta conoscere al pubblico italiano l'ha definita "un esempio modernissimo di libertà per tutte le donne".

Due mariti e tanti amanti, ironica e divertente, autonoma e totalmente slegata dall'ambiente borghese da cui proveniva Doris Lessing viene ricordata per il suo temperamento sfrontato e per il coraggio di farsi sentire in un'epoca in cui la donna non era certo considerata e valorizzata dalla sociatà.

Tra i suoi romanzi pubblicati in Italia ricordiamo il Il taccuino d'oro definito una bibbia del femminismo.

Mi ha particolarmente colpito uno spezzone di un'intervista che la Lessing ha rilasciato nel 1982 al New York Times:  «Quello che le femministe vogliono da me è qualcosa che loro non hanno preso in considerazione perché proviene dalla religione. Vogliono che sia loro testimone. Quello che veramente vorrebbero dirmi è “Sorella, starò al tuo fianco nella lotta per il giorno in cui quegli uomini bestiali non ci saranno più”».

Un altro nome da aggiungere alla lista delle donne speciali che hanno fatto o meglio scritto le pagine più avvincenti della nostra storia.





martedì 12 novembre 2013

Mina...una voce, un'emozione!

Uno speciale su Rai 2 andato in onda qualche sera fa mi ha indotto a scrivere di lei,di quella cantante dai lineamenti marcati e dalla voce incomparabile che con il suo canto ha affascinato,stregato e colpito dritto al cuore del mondo.


Anna Maria Mazzini in arte Mina nasce Busto Arsizio nel 1940. La passione per il canto le viene trasmessa dalla nonna e fin dai tempi della scuola si esibisce su richiesta dei compagni di classe durante l'ora di ricreazione.Muove i primi passi con gli Happy Boys band cremonese che funge da trampolino di lancio...partecipa più volte al Festival di Sanremo e si esibisce nei locali indossando la minigonna.

Mina infatti si distingue per le sue doti interpretative e per l'ecletticità, che l'hanno portata ad affrontare con successo generi musicali spesso lontani tra loro.La sua voce così calda, così unica ha affascinato i più grandi interpreti e cantautori del mondo che l'hanno corteggiata,ammirata,osannata. 
Vedendo quelle immagini in bianco e nero e sentendo i racconti dei miei genitori ho cercato di mettere assieme i pezzi di un piccolo grande puzzle per delineare i tratti essenziali di una donna che ha fatto tanto parlare di sè. 


Mina non è solo un fenomeno mediatico, una voce pazzesca, uno strumento vivente....Mina non è solo la donna dalla treccia lunga e dagli occhiali scuri che canta le cover dei cantanti della mia generazione...Mina non è solo l'interprete misteriosa che ha duettato con Adriano Celentano presentandosi al grande pubblico nelle vesti di un cartone animato. Mina è molto di più!E' celebrità senza tempo, è soprano inconsapevole, è tecnica che si fa espressione di sentimenti,è gestualità che diventa melodia.Mina parla al suo pubblico con una naturalezza disarmante e dona a quello stesso pubblico la sua passione, la sua energia la sua vocalità.


Mina è nostra.E' figlia e patrimonio di un'Italia che non l'ha mai dimenticata nonostante il drastico abbandono dalle scene nel 1978.Mina è rimasta tra i suoi fans con la sua voce:di quella proprio non possiamo farne a meno perché lei canta dagli anni '50 per tutta quella gente che l'ha amata e sostenuta e che in fondo ancora oggi spera in un suo ritorno, per quel pubblico che si accontenta di sentirla vicina rispolverando un vecchio 45 giri o leggendo i suoi preziosi consigli su Vanity Fair.


Mina ha inventato un modo tutto particolare di esserci e non esserci e anche in questo è stata unica. Il 25 marzo del 2010 ha compiuto 70 anni.Ma la sua voce non ha età e non conosce l'usura del tempo...perché in fondo la "tigre di Cremona" non ha mai smesso di ruggire.


La sua timbrica così particolare incisiva arriva oltre confine dove la cantante viene accolta come un vero e proprio talento naturale.











venerdì 8 novembre 2013

Pensieri ed...intuito

L'intuizione di una donna è molto più vicina alla verità della certezza di un uomo.

JR. Kipling 

                                                             Immagine tratta dal sito 
                                                              http://www.macrolibrarsi.it

mercoledì 6 novembre 2013

Il nuovo volto della Palestina è donna

Hamas, l' organizzazione palestinese che ha come obbiettivo la costituzione di uno Stato islamico palestinese cambia immagine, si rinnova ed elegge una donna come portavoce per mantenere  i legami con la stampa estera. 

Si tratta della 23enne Israa al-Mudlal, giornalista e scrittrice che proviene da una famiglia ben nota a Gaza e che ha trascorso diversi anni in Gran Bretagna. Nelle prime dichiarazioni, 

Al-Mudlal ha detto che cercherà di misurarsi con ogni genere di stereotipo negativo e di fornire una visione alternativa della Palestina.


Si tratta di unna vera e propria inversione di marcia la scelta di Hamas. Una donna, fresca, giovane simbolo e volto della “Gaza in trasformazione.Una scelta necessaria per dare voce alle donne della Palestina e trasmettere una visione diversa di una terra nota solo per il sangue e per i divieti.

Non dimentichiamo che proprio in Palestina le donne e i bambini sono le categorie maggiormente prese di mira, quelle più a rischio. Negli ultimi anni in quelle zone c'è stato un incremento delle violenze domestiche. Le donne hanno meno diritti, più difficoltà a trovare un lavoro dignitoso e qualora lo riuscissero a trovare percepirebbero salari molto bassi. 

Anche lì però negli ultimi tempi è sorto un movimento femminista laico e di sinistra che si batte per i diritti delle donne.

Nel 2002 le attiviste delle ONGS femminili hanno creato un “Forum contro la violenza alle donne”, una rete di 13 organizzazioni che collaborano contro la violenza domestica. Molte di queste organizzazioni sono attive e sostengono a vari livelli le donne vittime di abusi e maltrattamenti. Anche sulla striscia di Gaza per fortuna si intravede un raggio di speranza...


martedì 5 novembre 2013

martedì 29 ottobre 2013

Finalmente : il decreto sul femminicidio è legge!!!

Il decreto sul femminicidio è legge.Il Senato ha infatti approvato il provvedimento varato dal governo per il contrasto delle violenze di genere, con 143 sì e 3 no. E sulla questione non è mancato il commento del premier Enrico Letta :«Il Senato ha convertito in legge il decreto del governo sul femminicidio dopo un intenso e positivo lavoro. È un giorno davvero importante!».

Le vittime di violenza non sono più sole perche' tutelate attraverso il rafforzamento degli strumenti sanzionatori, l'inasprimento delle pene e la tutela processuale delle vittime.
Non e' un punto di arrivo, ma è sicuramente un buon punto di partenza.

Forse qualcosa si sta muovendo e noi non perdiamo le speranze. Anzi ...andiamo avanti nella nostra battaglia senza dimenticare le tante, troppe vittime che dall'inizio dell'anno sono state uccise dal proprio compagno o da un ex. Continuiamo a ribadire che  la donna non è un oggetto di proprietà nè tanto meno un essere da denigrare.Con una legge che in parte ci tutela e ci aiuta a sentirci protette, possiamo denunciare e raccontare senza timore, quello che troppo spesso accade tra le quattro mura domestiche...e se imparassimo a non giustificare la furia omicida di partner apparentemente amorevoli ed equilibrati e a volerci un pò più bene forse eviteremmo di entrare in quel tunnel perverso che ha spesso come unica via d'uscita la morte.




domenica 27 ottobre 2013

Donne ch'avete intelletto d'amore

Mi è balzato agli occhi per puro caso questa mattina il sonetto di Dante Alighieri "Donne che'avete intelletto d'amore". Chissà quante volte a scuola lo avrò letto e analizzato, imparandone a memoria alcuni versi. 

Ma quel che oggi mi induce a riflettere è come la maturità ed il tempo che mi separa da quegli anni spensierati giochi come una lente di ingrandimento permettendomi di rileggere quei versi con animo nuovo,diverso. Quanta attualità in quelle parole!!!Possibile che un poeta vissuto nel 1200 abbia avuto la capacità di vedere nella donna quello che oggi molti uomini non vedono o si ostinano a non voler vedere?

La donna per Dante - esemplificata dalla figura di Beatrice - è un essere dai contorni eterei, una sorta di angelo disceso in terra con lo scopo di salvare l'uomo dalle brutturie del viver quotidiano.La donna ha i contorni di una divinità non nelle fattezze estetiche ma nella sua interiorità.La definisce "dolce" e "altamente gentile". Dunque la spiritualità che sovrasta i dettagli concreti.Incredibile! In tempi non sospetti la donna viene esaltata come una creatura celestiale. 

In un'epoca in cui la donna era solo la serva di casa c'è chi la considera un essere puro e delicato.Mi piacerebbe intravedere un pò del sommo poeta in ognuno degli uomini che ogni giorno ci circondano,mi piacerebbe percepire un quarto di quel rispetto che sa di autentica poesia.Mi piacerebbe che Dante potesse rivivere per vedere quanto la creatura da lui tanto esaltata sia diventata oggetto di scerno da parte di uomini che non sanno apprezzarne l'autentica bellezza.

www.senonoraquando.eu

Sono un gruppo di donne diverse per età, professione, provenienza, appartenenza politica e religiosa che hanno dato vita al movimento importante aperto a tutti chimato "Se Non Ora Quando".

"In Italia la maggioranza delle donne lavora, crea ricchezza, studia, si sacrifica per affermarsi nella professione che si è scelta, si prende cura delle relazioni affettive e familiari, occupandosi di figli, mariti e genitori anziani.Tante sono impegnate nella vita pubblica, in tutti i partiti, nei sindacati, nelle imprese, nelle associazioni e nel volontariato allo scopo di rendere più civile, più ricca e accogliente la società in cui vivono. Hanno considerazione e rispetto di sé, della libertà e della dignità femminile ottenute con il contributo di tante generazioni di donne che hanno costruito la nazione democratica.
Questa ricca esperienza di vita è cancellata dalla ripetuta, indecente, ostentata rappresentazione delle donne come nudo oggetto di scambio sessuale, offerta da giornali, televisioni, pubblicità. E ciò non è più tollerabile.
Questa mentalità e i comportamenti che ne derivano stanno inquinando la convivenza sociale e l’immagine in cui dovrebbe rispecchiarsi la coscienza civile, etica e religiosa della nazione.
Il modello di relazione tra donne e uomini, ostentato da una delle massime cariche dello Stato, incide profondamente negli stili di vita e nella cultura nazionale, legittimando comportamenti lesivi della dignità delle donne e delle istituzioni.
Questo comitato chiede a  tutte le donne, senza alcuna distinzione, di difendere il valore della loro,  dignità e chiedono agli uomini: se non ora, quando?" 
dal sito www.senonorauquando.eu


Il 13 febbraio in molte città d’Italia sono nati gruppi locali che aderiscono al movimento Se Non Ora Quando. Ecco il contatto nella nostra città:

Salerno – Comitato SNOQ
Email : senonoraquandosalerno@gmail.com




Io aderisco e voi?

giovedì 24 ottobre 2013

Il "troppo amore"

Ho iniziato da poco a leggere un libro edito da Feltrinelli che consiglio vivamente a tutte voi:Donne che amano troppo di Robert Nerwood.Si tratta di un testo molto interessante in cui si mescolano sociologia e psicologia...l 'autrice americana racchiude nell'espressione "troppo amore"qual sentimento ossessivo e talvolta malato che come un morbo si impossessa di donne che travestendosi da eroine accettano passivamente soprusi e abbandoni animate dalla speranza che il proprio uomo cambi prima o poi.

Lo consiglio a tutte perché attraverso le storie di altre persone se pur sconosciute possiamo comprendere i nostri limiti ed imparare ad amare in modo sano...e puro.Io sono arrivata solo a  pag.111 ed ho l'ansia di terminarlo per conoscere il segreto per sfuggire ad un amore compulsivo e morboso che alla lunga stanca traducendosi in NON AMORE.
Buona lettura!!!

lunedì 21 ottobre 2013

Donna - Mia Martini

"Donna che non sente dolore 
quando il freddo gli arriva al cuore 
quello ormai non ha più tempo 
e se n'è andato soffiando il vento. 
Donna come l'acqua di mare 
chi si bagna vuole anche il sole 
chi la vuole per una notte c'è chi invece la prende a botte"
 




martedì 8 ottobre 2013

Frasi di donna

Le donne pensano sempre il peggio di loro stesse,
forse perché sono le sole a sapere di cosa sono capaci.
Barbara Pym

sabato 5 ottobre 2013

La donna nella filosofia greca

Nella filosofia greca esistono due opposte considerazioni della donna,una presentata da Socrate e l’altra da Aristotele ed Esiodo. Socrate offre una valutazione positiva della donna mentre Aristotele svaluta la figura femminile,subordinandola alla famiglia e alla società.

Socrate esalta la capacità della donna, ne ascolta i consigli e tende ad ammettere in alcuni casi la loro superiore saggezza. Secondo Aristotele invece l’inferiorità della donna si fonda su basi biologiche.L’uomo in quanto portatore del seme, è attivo e trasforma la passiva materia femminile. Allo stesso modo Esiodo definisce la donna portatrice del male nel mondo.La nascita della prima donna è presentata come conseguenza di un dissidio tra Zeus e Prometeo. Per punire Prometeo, che ha rubato il fuoco agli dei per darlo agli uomini, Zeus invia tra gli uomini Pandora come “dono” rovinoso per i mortali.In sintesi fin dall'antichità c'è sempre stato questo dissidio, questa dicotomia tra la donna esaltata per la propria saggezza intellettuale e la donna demonizzata per la propria inferiorità di genere.

Questa stessa ambivalenza si rispecchia nella società moderna. Riflettiamo: nell'esatto momento in cui la donna ha cercato di uscire dalla subordinazione domestica ,a non sentirsi più procreatrice e casalinga schiavizzata,sono iniziati i soprusi e  le violenze ...il germe dell'ossessione di alcuni uomini va ricercato proprio - a mio avviso - nello scatto della donna da animale domestico ad animale sociale.

Quando la donna ha messo piede fuori dalla propria casa...ha indossato il tallier e le scarpe con il  tacco cercando - talvolta con successo - di superarsi e di scavalcare l'uomo utilizzando le proprie capacità...è lì che le tragedie hanno cominciato a susseguirsi con maggior frequenza.
La donna ha imparato a dire NO, a sentirsi libera di scegliere ...ad opporsi...a ribellarsi...ma è stata nuovamente ammutolita...non più con uno schiaffo, come accadeva un tempo...ma con un colpo di pistola che la costringe ad una sedia a rotelle, con l'acido che le sfigura il viso, con una corda che le lascia segni permanenti intorno al collo...perchè la donna non ha il diritto di pensare, di scegliere cosa è giusto per se stessa...la donna deve obbedire...deve sottomettersi...deve pensarla come l'uomo...perchè l'uomo è l'animale superiore, è colui che comanda, è il pater famiglia, è colui che ha voce in capitolo ed è l'unico ad avere potere decisionale....e così si ritorna all'antichità, come una storia che fa il suo corso e torna al punto di partenza,ma forse oggi i toni sono più esasperati, gli episodi di violenza di genere si moltiplicano,le tragedie rimbombano, gli artefici di questi delitti entrano ed escono dalle carceri con una frequenza ed una semplicità inspiegabili, da 11 a 6 anni da 6 a 3...per buona condotta...ma a quella donna rimasta sfregiata dall'acido o paralizzata in un letto chi le restituisce la vita perduta?
A voi l'ardua sentenza.


venerdì 4 ottobre 2013

Pensieri di donna

«Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai.» 
Oriana Fallaci

martedì 1 ottobre 2013

lunedì 30 settembre 2013

"Divieti" al femminile


  • Negli  USA le donne devono avere un permesso scritto dai loro uomini per impiantarsi protesi dentali.

  • In Florida le donne nubili possono essere arrestate se si paracadutano di domenica.

  • Nello Swaziland, le donne nubili non possono stringere le mani agli uomini

  • In Michigan le donne non possono tagliarsi i capelli senza l’autorizzazione del marito.

  • In Montana è vietato per le donne sposate andare a pesca da sole la domenica.

  • A Logan, Utah, le donne non possono giurare.
  • A Norfolk, Virginia, le donne devono indossare un corsetto dopo il tramonto ed essere in compagnia di un uomo, per poter passeggiare per strada.

  • E in Italia? In Italia le donne solo in apparenza sono libere di fare tutto ciò che desiderano...i dievieti sono forse meno evidenti e plateali...ma ci sono!!!

    giovedì 26 settembre 2013

    Donne nel "pallone"

    Chi lo ha detto che il calcio è solo roba per uomini?
    Stando agli ultimi dati questo è uno sport che sempre più donne decidono di praticare e non solo.

    Le donne amano seguire le partite in tv, andare allo stadio, mescolarsi tra gli ultra, e perchè no rinunciare alla manicure per andare in trasferta ad assistere alla partita della squadra del cuore.E mentre sui social network impazzano gruppi del tipo 
    Noi donne per cui il calcio è una ragione di vita...migliora anche il linguaggio tecnico delle donne non più limitato al "quanto è bono quel tipo che indossa la maglia numero 10 " ma..."certo che il numero 10 è un portento: marca, aggredisce gli spazi ed è molto veloce sulla fascia" Brividi!!!Questo contrariamente a ciò che si pensa non è la banale emulazione del sesso maschile...tutt'altro...le donne si documentano perché amano il calcio.

    Sono lontani gli anni 60 quando Rita Pavone si fece interprete della rabbia delle donne relegate in solitudine la domenica perchè il fidanzato le lasciava a casa per andare a vedere la partita di pallone.Oggi avviene esattamente il contrario sono le donne che la domenica lasciano il marito a casa e si recano allo stadio - specie se hanno la fortuna di tifare per le squadra della propria città.

    Esistono però ancora molti punti oscuri:ad esempio un termine  indecifrabile è il fuorigioco- che io amo definire questo sconosciuto:in sintesi nel momento in cui un giocatore effettua un passaggio ad un compagno, quest'ultimo deve avere almeno due avversari (portiere compreso) tra lui e linea di porta. 
    La regola è applicabile soltanto se il ricevente passaggio avviene nella metà campo avversaria.Per non essere in fuorigioco chi riceve la palla deve essere almeno allineato all'ultimo difensore della squadra avversaria....mmm non è molto chiara questa come spiegazione vero? 

    Beh allora per capirlo fate come me...seguite le attuali vicende politiche del nostro paese...capirete così come molti dei personaggi di spicco della politica italiana sono in netto fuorigioco rispetto agli altri paesi europei...ma questo è un altro match!


    Stop alla violenza

    La violenza psicologica che molte donne subiscono tra le mura domestiche é molto più diffusa di quella fisica...Noi diciamo BASTA!

    Ritratto di donna

    lunedì 23 settembre 2013

    Sardegna violenta!!!

    In Sardegna si moltiplicano i casi di violenze domestiche e maltrattamenti in famiglia.
    Tre casi di violenze in casa sono stati segnalati ad esempio in Gallura, a Olbia. Una donna di 55 anni ha trovato il coraggio di denunciare per minacce e percosse il marito di 60 anni. L'uomo deteneva, seppur legalmente, numerose armi. I carabinieri, a seguito della coraggiosa denuncia della donna, hanno sequestrato le armi al marito e gli hanno revocato la licenza di porto d'arma per uso caccia. 
    Altro caso invece vede protagonista un 45enne  arrestato l'altra notte dopo l'ultima di una serie di minacce e violenze nei confronti della sua ex moglie. Avrebbe dovuto tenersi a debita distanza dalla donna. Così gli aveva ordinato un giudice del tribunale di Tempio Pausania, ma l'uomo quando l'ha incontrata, l'ha aggredita e minacciata e ha ferito un'amica con la quale lei si trovava a passeggiare.
    Sempre a Olbia, un 35enne pregiudicato è stato denunciato per minaccia aggravata ai danni della fidanzata convivente. L'uomo, al termine di un'accesa discussione con la compagna, anch'essa di 35 anni, con un coltello dalla lama lunga 35 centimetri, l'ha minacciata ripetutamente.
    Vicende che sconvolgono ma al tempo stesso aiutano a riflettere...sul coraggio delle donne stanche di subire...che decidono di ribellarsi e di denunciare i soprusi subiti.Le donne non sono più vittime indifendibili...stanno imparando a gridare il loro dolore e a chiedere aiuto.Forse dimostrando di non avere paura, si liberano dalle catene di amori malati e perversi, escono fuori da quelle prigioni domestiche nelle quali troppo spesso sono si sentono schiave sciacciate ed intrappolate.
    Oggi denunciare non è più motivo di vergogna.
    E questo è solo l' inizio di una battaglia che primo o poi avrà il suo lieto fine.

    sabato 21 settembre 2013

    Donne che sanno amare

    Donne che sanno amare,
    ispirate da un soffio di vita,
    donne che sanno volare,
    incoraggiate da un futuro che nn le spaventa,
    donne che sanno sognare,
    innamorate della semplicitá di ció che possiedono,
    donne che sanno parlare,
    persuase dalla volontá di affermare le proprie idee,
    donne che sanno rinunciare,
    formate da un destino a volte avverso,
    donne che sanno lottare,
    istigate dal desiderio di rivalsa,
    donne che sanno vivere...semplicemente perchè capaci di dare.
    Rossella