mercoledì 30 luglio 2014

Ignoranza = violenza

Penso che alla base di ogni azione violenta ci sia tanta IGNORANZA.

Infatti è nella definizione stessa della parola che troviamo la risposta a tante aggressioni fisiche e verbali che quotidianamente riempiono le pagine dei giornali.

Questa mattina ho scelto di postare le diverse accezioni di questa parola...semplicemente per riflettere insieme:















lunedì 28 luglio 2014

La furia si accende per un NO

Sabato notte per caso mi è capitato di assistere alle repliche di Amore Criminale - programma  condotto in seconda serata da Barbara De Rossi -nel quale mediante interviste e reportage vengono ricostruite le vicende che hanno visto coinvolte donne assassinate brutalmente. 
L'altro ieri notte hanno riproposto il caso di Vanessa Simonini, la ventenne toscana strangolata nel Dicembre del 2009 dal trentottenne Simone Baroncini a causa di un rifiuto. Il corpo abbandonato sul greto del fiume Serchio è stato ritrovato dalla polizia in seguito alla telefonata dello stesso Baroncini il quale, inizialmente, avrebbe sostenuto di essere stati aggrediti da un gruppo di malviventi.
La sua tesi però non ha convinto neanche per un secondo il Pubblico Ministero: infatti dopo essere stato messo sotto torchio dalla polizia alle 4 di notte l'operaio di Lucca ha confessato il suo raptus omicida - anche se di raptus non si può parlare secondo gli psicologi ma solo dell’impossibilità di accettare che una donna non gli appartenesse.
Inizialmente Baroncini è stato condannato in primo grado a 30 anni di carcere, ma la sua pena è stata ridotta a 16 dalla Corte d’Assise d’Appello di Firenze che gli concesse le attenuanti generiche. I familiari della vittima hanno presentato ricorso in Cassazione contro il dimezzamento della pena, ma non c’è stato niente da fare, nonostante l’aggravante per futili motivi. 
Al di là di tutto mi chiedo quale sia stata in tutta questa storia la reale colpa di Vanessa? Quella di essersi fidata di un amico? Quella di aver rifiutato le sue avance? Strangolata a vent'anni perchè un uomo molto più grande di lei ha ricevuto un rifiuto che non riusciva a "digerire"? Il "no" di Vanessa, la sua libera scelta di rimanere solo un' amica le è costata la vita!

Ma queste sono vicende che quotidianamente trovano nel nostro paese terreno fertile. E mentre gli assassini riescono ad ottenere anche la riduzione della pena...le donne uccise brutalmente riescono ad ottenere un posto in una trasmissione televisiva...tra le lacrime di madri amiche e sorelle che raccontano il dolore straziante che le accompagna ogni giorno. E noi dovremmo rimanere impassibili di fronte a tutto questo?








Citazioni celebri

venerdì 25 luglio 2014

Etimologie - PARTE I


Wall of Dolls: un muro di bambole contro la violenza sulle donne

"Wall of Dolls" è un muro di bambole griffate realizzate da stilisti, associazioni no-profit  e personaggi famosi per dimostrare il loro sostegno sul tema della violenza di genere. 
Con l'inizio della settimana della moda  a Milano si è svolta la prima edizione di Wall of Dolls: in via De Amicis 2 sono state affisse centinaia di bambole create e personalizzate da 50 brand rappresentanti il MADE in ITALY, 20 tra scrittrici e artiste e 16 onlus, insieme per dimostrare il loro rifiuto verso il barbaro mondo della violenza sulle donne.
Queste campagne di sensibilizzazione e di protesta hanno lo scopo di indurre chi subisce violenza, a rompere il muro del silenzio e a cercare nella solidarietà con altre donne, accomunate dallo stesso percorso, una via di speranza.
La bambola è il simbolo dell'innocenza su cui si sono formati i modelli femminili. Con le bambole siamo cresciute, sviluppando la nostra creatività. Ma le bambole sono oggetti inanimati e non non siamo il giocattolo di nessuno.












giovedì 24 luglio 2014

Il sangue delle donne indiane

Tradizionalmente il popolo indiano è prettamente maschilista e la donna in India non è altro che un essere inferiore che dipende prima dal padre, poi dal marito e infine dai figli. La donna deve sposarsi ed i matrimoni sono stipulati dai genitori. Molte famiglie per procurare alle figlie uno sposo che le rispetti (e che si rispetti) devono sborsare, come dote, cifre superiori alle proprie possibilità, indebitandosi per intere generazioni. Inoltre accade spesso che suocere e mariti, insoddisfatti della dote ricevuta, si sbarazzino delle mogli, simulando incidenti domestici, liberandosi così dal vincolo del matrimonio, altre volte, giovani donne, esasperate dalle pressioni della famiglia, vengono spinte al suicidio. Inoltre la donna, dal punto di vista religioso, non ha nessuna possibilità di salvezza.

 Il National Crime Records Bureau stima che in India, ogni 22 minuti, una donna subisce violenza. E' di qualche settimana fa la notizia di una ragazza violentata e poi assassinata in una scuola media statale nello Stato settentrionale dell’Uttar Pradesh così come quella di due sorelline prima violentate e poi  impiccate su un albero di mango. Nel frattempo, aumentano le restrizioni, dall’ abbigliamento alla libertà di movimento e cresce la preoccupazione dei genitori per le proprie figlie, anche solo per andare a scuola.

Tra le associazioni che si occupano della triste e penosa condizione delle donne e delle bambine indiane spicca il nome della Fondazione Panagea che accoglie donne e bambine uscite da una vita quotidiana di violenze che stanno tentando di ricostruire una nuova vita. I componenti della Fondazione operano principalmente in tre Paesi completamente diversi tra loro per storia, cultura, tradizioni ma accomunati dalla stessa fragilità e dalla debolezza in cui si trovano a nascere e vivere le donne: Italia, India ed Afghanistan.



Credo molto in queste associazioni...credo nel loro operato e nel desiderio di cambiare il mondo...Sosteniamole!





Né colpevoli, né complici!



mercoledì 23 luglio 2014

Storia di un governo "tirchio"

Un fondo di 17 milioni accantonato dal Governo nel 2013 a favore dei centri anti-violenza sulle donne. Un fondo che gli stessi centri che si prendono cura delle donne maltrattate chiedono di sbloccare e di ripartire in maniera più equa, perché in base a quanto stabilito a ognuna arriverebbero solo 6 mila euro ogni due anni, cifra insufficiente a garantire la gestione delle strutture.
La violenza sulle donne è un fenomeno di scottante attualità che non tende a fermarsi.  

Le associazioni che operano per contrastare la violenza di genere offrono gratuitamente il loro supporto a tutte le donne che ne hanno bisogno. A fronte di questo impegno, negli ultimi anni, sempre più donne hanno chiesto aiuto ai centri anti-violenza, uscendo dal silenzio. 
Per fare questo ,oltre lo sforzo delle associazioni, sono necessarie risorse concrete. 
Pertanto è necessario che l'attuale governo, nonostante la crisi epocale, trovi fondi da destinare alle comunità che operano quotidianamente per arginare una piaga sociale sempre più in espansione come la violenza di genere e quella legata ai maltrattamenti sui minori. Dunque volontariato e politica dovrebbero essere le due facce di una stessa medaglia...per garantire alle categorie "bisognose" un valido sostegno economico.




martedì 22 luglio 2014

Sotto il burqa - Rita Sorrentino



Non fanno rumore
i miei passi
sull'erba appena tagliata.
Mi fingo donna afgana
sotto il burqa
prigione di stoffa
con grata a fiorellini.
Osservo il silenzio
imposto ai mie piedi,
in nome di Dio
ma quale Dio
può imporre castigo
se non c'è peccato?
Non fanno rumore
i miei passi
ma l'urlo di rabbia
salirà fino
a questo Dio
inventato dagli uomini.

 Rita Sorrentino (1999)



     

lunedì 21 luglio 2014

E questa la chiamate civiltà?

L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) afferma che una seconda donna accusata di adulterio e' stata messa a morte tramite lapidazione nel Nord della Siria.
Si tratterebbe del secondo caso in 24 ore.
L'Ong, riferisce che la seconda lapidazione e' avvenuta in una piazza pubblica di Raqqa. 
A eseguire la condanna sarebbero stati miliziani dell'Isis. I cittadini presenti si erano rifiutati di farlo.Testimoni sul posto hanno raccontato che la donna, di circa trent’ anni, e’ stata uccisa dopo essere stato condannata a morte da una Corte islamica.
La legge musulmana conosciuta con il nome di sharia, è in vigore non solo in Iraq ma anche in alcune aree della Siria, dove l’Esercito islamico dell’Iraq meglio noto come ISIS, ha applicato pene come la lapidazione delle adultere e il taglio delle mani per i ladri.
La lapidazione a mio avviso è la peggiore punizione mai vista nella storia. Avviene in luoghi comuni sotto gli occhi di tutti.
Il Nuovo Testamento ci propone l'immagine della Maddalena - donna peccaminosa- salvata da Gesù durante la lapidazione con la famosa frase: -Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
L'attualità di alcuni testi storici o religiosi ci induce a riflettere: che potere ha un uomo per punire un altro uomo? A voi l'ardua sentenza!





venerdì 18 luglio 2014

Il vero punto G


Per le donne, i migliori afrodisiaci sono le parole. Il punto G è nelle orecchie.
Colui che cerca al di sotto sta solo sprecando il suo tempo.


(Isabel Allende)





giovedì 17 luglio 2014

Il silenzio uccide la dignità

Dalle notizie dei giornali risulta che ogni 3 giorni in Italia viene uccisa una donna.


IMPARIAMO A DIRE BASTA 



lunedì 14 luglio 2014

Le donne che hanno fatto storia.

Ecco alcune donne che hanno contribuito a cambiare la storia dell'umanità:

Rita Levi Montalcini – premio Nobel per la Medicina, neurologa e senatrice a vita.

Margherita Hack – Astrofisica, divulgatrice scientifica e attivista.

Giovanna D’Arco – Eroina nazionale francese, condannata al rogo e arsa viva dopo un processo per eresia.

Nilde Iotti – Prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati.

Geroge Sand – Scrittrice e drammaturga francese Anticonformista e femminista.

Marie Curie – Chimica e fisica polacca naturalizzata russa, Premio Nobel per la chimica

Maria Teresa di Calcutta- Religiosa albanese, di fede cattolica, fondatrice della congregazione delle Missionarie della Carità.

Margaret Thatcher - La lady di ferro e l'unica donna ad aver ricoperto la carica di Primo Ministro del Regno Unito.

Eva Peron - attrice politica e filantropa argentina seconda moglie del Presidente Juan Domingo Perón e First Lady dell'Argentina.






venerdì 11 luglio 2014

I versi che sento dentro: "Quelle come come" di Alda Merini

Quelle come me regalano sogni,anche a costo di rimanerne prive...
Quelle come me donano l'Anima,perché un'anima da sola è come una goccia d'acqua nel deserto...
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio di cadere a loro volta...
Quelle come me guardano avanti,anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro...
Quelle come me cercano un senso all'esistere e,quando lo trovano, tentano d'insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo...
Quelle come me quando amano, amano per sempre...e quando smettono d'amare è solo perché piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita...
Quelle come me inseguono un sogno...quello di essere amate per ciò che sono e non per ciò che si vorrebbe fossero...
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai,sono caduti nel dimenticatoio dell'anima...
Quelle come me vorrebbero cambiare,ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo...
Quelle come me urlano in silenzio,perché la loro voce non si confonda con le lacrime...
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore,perché sai che ti lasceranno andare,senza chiederti nulla...
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che,in cambio, non riceveranno altro che briciole...
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,purtroppo, fondano la loro esistenza...
Quelle come me passano inosservate,ma sono le uniche che ti ameranno davvero...
Quelle come me sono quelle che,nell'autunno della tua vita,rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti e che tu non hai voluto.

Alda Merini 





giovedì 10 luglio 2014

La vera bellezza:il caso di Rosaria Aprea

La bellezza di una donna non svanisce a causa di una cicatrice. 
La bellezza di una donna resta intatta nella sua anima. Anche se sfregiata, una donna rimane perfettamente identica a se stessa se mostra coraggio e desiderio di rivalsa.
E' successo alla miss Rosaria Aprea che - dopo essere stata malmenata dall'ex compagno - ha deciso di ritornare in passerella, nonostante il segno evidente della violenza subita ed ha vinto non solo l'edizione del concorso ma soprattutto la sua battaglia contro la paura di rimettersi in gioco e di ritornare ad una vita normale.
«Ho imparato che l'amore è gioia e condivisione - ha detto in lacrime dopo l'annuncio della sua vittoria - e non permetterò mai più a nessuno di intrappolarmi in una non vita. Donne fatevi aiutare perché nel buio non si trova facilmente la strada per raggiungere la luce».
La luce che è riuscita a vedere Rosaria dopo tanta ingiustificata sofferenza deve essere un esempio per tutte quelle donne che quotidianamente subiscono soprusi e violenze.
Perché la vera bellezza è il coraggio di rialzare e di tornare a vivere.




martedì 8 luglio 2014

L'accarezzatrice di Giorgia Würth

Avevo letto di un'attrice italiana e del suo romanzo dal titolo "L'accarezzatrice".
Inizialmente ho pensato che si trattasse dell'ennesima rivisitazione della trilogia "Cinquanta sfumature" il best-seller erotico che ha fatto il giro del mondo...pertanto fermandomi semplicemente al titolo me ne sono completamente disinteressata.
Poi questa sera tramite un amico Alfonso Bottone, promotore di eventi culturali in costiera amalfitana, ho appreso della presentazione di un libro scritto da Giorgia Würth .
Ma la Würth - mi sono chiesta - non è una delle principali interpreti della serie televisiva "Le tre rose di Eva"? E'lei l'autrice dell'accarezzatrice? Bene!!! La curiosità è donna e poiché non amo rimanere in superficie ho convinto mio marito ad accompagnarmi in piazzetta a Cetara per assistere alla presentazione di un romanzo che oltrepassa i pregiudizi e nel quale l'affascinante attrice di origine svizzera affronta un argomento di scottante attualità ma ancora lontano dalla nostra forma mentis: l'assistenza sessuale ai disabili. Dunque l'accarezzatrice è una figura professionale già riconosciuta ed affermata in molti Paesi del Nord Europa, altro che amante provocante e disinibita. E' una persona colta, preparata che per conseguire questo titolo ha frequentato un apposito corso professionale.E' una psicologa, una sorta di infermiera che si prende cura del disabile ,è colei che lo fa sentire sessualmente normodotato soggetto e oggetto del desiderio. Anche il disabile infatti sente il bisogno di toccarsi, di ricevere piacere, per questo necessita di assistenza. 
Giorgia ha raccontato con eleganza e semplicità delle sue ricerche e delle difficoltà sull'argomento incontrate soprattutto nel nostro Paese e con un esempio calzate mi ha fatto calare per un attimo nei panni di chi non può..." Immaginate - ha spiegato l'attrice - di avere tanta sete e di vedere su un tavolo dinanzi a voi un bicchiere di acqua fresca ma di non poterlo prendere. Ecco l'accarezzatrice aiuta il disabile ad afferrare quel bicchiere d'acqua e a dissetarsi.
L'accarezzatrice è un'assistente sessuale che insieme al disabile percorre un viaggio interiore ed esteriore aiutandolo a sprigionare la sua carica affettiva e sensuale.
Il romanzo della Würth si è trasformato subito in una proposta di legge la n° 1442 presentata a Palazzo Madama il 24 Aprile scorso per introdurre, in Italia, la figura professionale dell’assistente sessuale. Una figura che, sulla base di una formazione psicologica, sessuologica e medica, “sia in grado di aiutare le persone con disabilità fisico-motoria, psichica, o cognitiva, a vivere un’esperienza erotica, sensuale o sessuale – recita il testo del provvedimento – e a indirizzare al meglio le proprie energie interne, spesso scaricate in modo disfunzionale in sentimenti di rabbia e aggressività”.
Il termine poetico "accarezzatrice" è stato scelto perché la carezza secondo l'attrice esprime al meglio la natura di questi incontri, che hanno più a che fare con la sensualità che con la sessualità. A volte si resta abbracciati per ore proprio per stabilire quella comunicazione fatta di parole, sguardi e appunto carezze.
Alla fine dell'incontro ho timidamente avvicinato Giorgia chiedendole di autografarmi il suo libro che avevo appena acquistato...Lei mi ha scritto una dedica "A Rossella, buon viaggio" con quella umiltà e quella genuinità che appartiene a pochi personaggi noti al grande pubblico.
Le ho parlato del blog, della mia passione per la scrittura e dell'introspezione nel complesso e delicato mondo femminile...Accanto a me c'era anche il sindaco della mia città Vincenzo De Luca che ha ascoltato con interesse lo scambio di battute tra me e la Würth - ma senza intervenire come nel suo stile. Poi l'attrice è stata circondata da tante ragazzine in cerca di uno scatto e si è allontanata...Ma quello sguardo intenso e quelle parole così dolci e pregnanti di verità rimarranno impresse a lungo nella mia mente come questo libro che ho iniziato a leggere ieri notte e che ha già catalizzato la mia attenzione...perché chi ha la capacità di accarezzare con le parole possiede una sensibilità che va oltre il tempo e lo spazio.
Grazie Giorgia!












mercoledì 2 luglio 2014

Libertá

La libertà femminile fa paura...Ecco il motivo di tanta violenza.



Il senso civico è...donna.

Uno studio condotto su 950 coppie di gemelli dai ricercatori dell'Università di Edimburgo rivela che le donne hanno più senso civico degli uomini: pagano più volentieri le tasse, aiutano gli altri, insomma sono più predisposte a "fare del bene". 
Gli scienziati hanno inoltre scoperto che nelle donne questo “imperativo morale” sarebbe collegato a un set di geni più dominanti rispetto ai rappresentanti dell’altro sesso. I maschietti infatti fin da piccoli imparano a essere un po’ meno sensibili a quello che li circonda mentre le donne hanno uno spiccato spirito da crocerossine che le porterebbe ad essere un modello civico...quasi perfetto.