martedì 21 giugno 2016

Incontri letterari : parte terza

Capita raramente di incontrare ed intervistare scrittori che lasciano il segno...Carlo Minervini è senza dubbio uno tra questi. Giornalista calabrese, sensibile alla storia della sua terra,  ha dato vita ad un romanzo vivace e particolare, COMETE, una sorta di ricerca del proprio io, un diario di viaggio in cui leggenda e realtà si mescolano perfettamente nel tessuto geografico dei tanti borghi della Calabria che il protagonista senza nome, visita e vive con sete di conoscenza.
L' epilogo di questo percorso interiore ed esteriore, geografico e storico,mitologico e leggendario si cela nello sguardo di una donna la quale rappresenta il vero leitmotiv di questa storia intensa ed affascinante.

domenica 5 giugno 2016

Vittime di follie

Quando ho letto la triste vicenda di Sara, bruciata viva dal suo ex fidanzato, ho pensato, non so per quale strana associazione mentale, a Giovanna D'Arco messa al rogo poiché considerata una strega, povera donna vittima dell'ignoranza popolare.Eravamo nel Medioevo però...Sara invece è stata barbaramente cosparsa di benzina e bruciata viva nel 2016!!! Come vogliamo definirla questa strana involuzione della specie umana? Paralisi mentale?Ignoranza mista a follia? Psicosi diffusa e mal curata? Deficienza? Purtroppo questa volta non riesco a trovare aggettivi idonei al caso o meglio al soggetto in questione.Sono diventata però molto brava nei conteggi. Dall'inizio del 2016 ci sono stati circa 30 casi di femminicidio ed in Europa due donne su tre subiscono violenza tra le mura domestiche.
Dati allarmanti,sconcertanti...Eppure i casi aumentano e la gravità dei gesti ci lascia tutte le volte attoniti.Ma nulla cambia, tutto si ripete con naturale ciclicità, quasi come se uccidere fosse diventato un diritto mentre le donne, nel loro cammino verso la parità, hanno perso la facoltà di scegliere se lasciare il proprio partner, trasformandosi in vittime sacrificali.
Cosa dobbiamo insegnare alle nostre figlie a sentirsi libere di scegliere oppure a difendersi dagli uomini che decidono di allontanare dalla propria vita? Povere donne abbiamo lottato tanto per i nostri diritti ma, se vogliamo scegliere di vivere, dobbiamo rimanere chiuse in gabbia.
Che strano modo questo di intendere la libertà!